Londra, 4 agosto 2007 - L'Unione europea metterà al bando l'export
di bestiame vivo dalla Gran Bretagna in seguito all'emergere di un
focolaio di afta epizootica nell'Inghilterra del sud. Lo ha
annunciato alla Bbc il ministro di gabinetto Ed Miliband,
anticipando la decisione ufficiale prevista per lunedì. Il Premier
britannico Gordon Brown, che ha interrotto le vacanze nel Dorset per
seguire l'emergenza, ha assicurato che il suo governo sta facendo il
possibile per sconfiggere la diffusione dell'afta, dopo la scoperta
di una sessantina di capi di bestiame colpiti dalla patologia in una
fattoria di Guilford. Intorno alla fattoria e' stato creato un
cordone sanitario del raggio di tre chilometri. Gli animali ammalati
sono stati uccisi e le loro carcasse cremate. In Inghilterra e'
ancora vivo il ricordo dell'epidemia di afta del 2001, quando, anche
a causa di inadempienze, il virus si diffuse negli allevamenti del
Paese, rendendo necessario l'abbattimento di 6 milioni di capi e
causando perdite al settore per oltre 12 miliardi di euro.
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