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Ue, microfinanziamenti per avviare piccole imprese

Bruxelles, 2 luglio 2009 - La Commissione europea ha proposto di istituire un nuovo strumento di microfinanza per fornire microcrediti alle piccole imprese e alle persone che hanno perso il lavoro e intendono avviare in proprio una piccola impresa. Lo strumento avrà una dotazione iniziale di 100 milioni di euro che potrebbero lievitare a più di 500 milioni di euro nell'ambito di un'iniziativa congiunta con istituzioni finanziarie internazionali, in particolare il gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI). Il nuovo strumento costituisce una delle azioni annunciate il 3 giugno nella comunicazione della Commissione "Un impegno comune per l'occupazione".

Per Vladimír Špidla, commissario responsabile per l'occupazione e gli affari sociali, la crisi economica comporterà quest’anno la perdita di 3,5 milioni di posti di lavoro nell'Ue. La crisi finanziaria ha prosciugato il credito per coloro che desiderano avviare o sviluppare la propria impresa. "Nell'attuale recessione – ha detto - vogliamo offrire l'opportunità di un nuovo inizio ai disoccupati agevolando l'accesso al credito affinché possano creare o sviluppare nuove imprese. E desideriamo anche aiutare le piccole imprese a svilupparsi ulteriormente a dispetto della crisi. Ciò contribuirà a creare nuovi posti di lavoro. L'Ue può recare un effettivo valore aggiunto unendo le forze con il gruppo BEI al fine di dare ai cittadini la possibilità di realizzare il loro sogno di imprenditori”.

I lavoratori che hanno perso il posto di lavoro o quelli che sono a rischio di disoccupazione e intendono creare una propria impresa troveranno un accesso agevolato ai finanziamenti ed a misure di sostegno addizionali quali orientamento, formazione e preparazione. Le persone in situazione svantaggiata, compresi i giovani, che intendono avviare o sviluppare ulteriormente la propria impresa fruiranno anch'essi di garanzie e di assistenza nella preparazione di un piano di attività. Per microcredito si intendono prestiti di valore inferiore a 25 000 euro.

Lo strumento ha la vocazione di aiutare le microimprese che danno lavoro a meno di 10 persone (91% di tutte le imprese europee) e le persone disoccupate o inattive che intendono diventare lavoratori autonomi ma non hanno accesso ai tradizionali servizi bancari. La proposta della Commissione sarà discussa nell'ambito della procedura di codecisione dagli Stati membri e dai ministri riuniti in sede di Consiglio (con voto a maggioranza qualificata) e dal Parlamento europeo. La Commissione si attende che il nuovo provvedimento sia operativo nel 2010.

 

 

 

 

 

 

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