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Conclusioni del vertice G8 di Roma giustizia e interni

Lotta al terrorismo nel rispetto dei diritti umani

 

Roma, 30 maggio 2009 – Nel documento finale diffuso al termine della riunione di Roma, i ministri della giustizia e dell'interno del G8 affermano che “tutte le misure per combattere il terrorismo devono essere prese in linea con il rispetto dei diritti umani, dell'asilo e del diritto comunitario. Il terrorismo - si osserva - rappresenta tuttora una delle più gravi minacce alla sicurezza internazionale e desta particolare preoccupazione la capacità costante di radicalizzazione e reclutamento. Per contrastare il fenomeno la miglior difesa è la prevenzione e a questo scopo bisogna ampliare e condividere le conoscenze sui destinatari e sui canali di diffusione dell'estremismo violento. Occorre quindi monitorare le comunicazioni usate dalle organizzazioni terroristiche.

I ministri del G8 hanno anche condiviso l'opportunità di potenziare la collaborazione internazionale in questo campo, in particolare per proteggere le infrastrutture critiche a cui si appoggiano le nostre industrie e le nostre società. Nell'ambito del cyber crime desta vivo allarme lo sviluppo e la crescita a livello mondiale dei furti di identità, fenomeno che minaccia la sicurezza finanziaria e personale degli individui e i diritti di proprietà intellettuale e mina gli sforzi per mantenere la sicurezza interna.

Nella dichiarazione finale si sottolinea inoltre l'uso criminoso dei social network, dei servizi criptati, dei servizi Voip e del Domain name System e di altri nuovi e sempre più gravi attacchi da parte dei criminali contro i sistemi informatici. Per fronteggiare le insidie, i rappresentanti del G8 hanno evidenziato l'importanza della collaborazione tra i providers e le forze di polizia per l'attività di tracciamento on line durante le investigazioni, ma è anche essenziale che gli Stati reagiscano con risposte tecnologicamente all'avanguardia. In vista del vertice del G8 de L’Aquila il ministro dell’interno Roberto Maroni ha proposto la sospensione del Trattato di Schengen, con il ripristino dei controlli alle frontiere dal 18 giugno al 15 luglio.

I ministri della giustizia e dell'interno del G8 hanno preso una posizione netta anche sul fenomeno della pirateria che infesta il Golfo di Aden. La questione non in agenda dei lavori ma è stata introdotta su proposta del ministro della giustizia Angelino Alfano il quale preannuncia che molto probabilmente il tema sarà affrontato nel corso del G8 dell'Aquila. I sedici ministri riuniti a Roma hanno sottolineato che la pirateria è motivo di grande preoccupazione con notevoli conseguenze in termini economici, di sicurezza e di stabilità regionale. Occorre risolvere le questioni giuridiche e di policy collegate alle indagini e all'azione penale in modo tale da garantire che in presenza di prove certe, quanti siano coinvolti in atti di pirateria siano assicurati alla giustizia. E’ stato deciso il pieno sostegno all'azione internazionale che assicuri l'esistenza di un adeguato strumento giuridico (legal toolbox) nella lotta contro la pirateria.

 

 

 

 

 

 

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