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Afghanistan, liberati (ma feriti) i due italiani rapiti



Kabul, 24 settembre 2007 – Paracadutisti italiani del Col Moschin e forze speciali britanniche nel corso di un blitz sono riusciti a liberare i due militari italiani rapiti nella zona di Herat. Sull’operazione il portavoce dell’Isaf, maggiore Charles Anthony, ha riferito che i due ostaggi sono rimasti feriti, uno dei quali gravemente, e che tutti i rapitori, probabilmente nove, sono stati uccisi. Resta da appurare quale gruppo si nasconda dietro gli autori del sequestro. Esponenti locali dei taleban hanno negato il coinvolgimento di loro uomini nella vicenda, ma fonti della Nato sostengono di avere le prove che i rapitori uccisi fossero dei taleban. Indagini e controlli a tappeto sono in  corso in varie zone del paese.

Sul blitz che ha portato alla liberazione dei nostri due soldati il presidente Prodi ha detto di “non aver avuto un momento di incertezza nell'incaricare coloro che erano sul luogo di agire con la massima sollecitudine. Si č trattato di un'operazione difficile condotta con mezzi sofisticati che si č svolta con un ruolo chiave dell'Italia e della Gran Bretagna. Questo episodio – ha aggiunto – non cambia il senso della missione internazionale in cui l'Italia ha un posto di rilievo". Prodi ha espresso "grande preoccupazione" per il militare ferito.

Sempre oggi, in Afghanistan, due soldati del contingente spagnolo sono rimasti uccisi ed altri sei feriti in un attentato esplosivo contro un convoglio militare dell'Isaf che si stava spostando nell'ovest del paese. Morto anche un interprete, un cittadino iraniano. L'attentato si č verificato poco lontano da Farah, nella zona della provincia occidentale di Herat, mentre il veicolo spagnolo, un blindato VMR, stava percorrendo un tratto di strada tra due villaggi.

 

 

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