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Il regime birmano libera 400 monaci buddisti



Yangon, 6 ottobre 2007 - La giunta militare della Birmania ha annunciato di aver rilasciato 404 dei 513 monaci che sono stati arrestati durante le manifestazioni dei giorni scorsi. Lo riferisce il quotidiano "La Nuova Luce del Myanmar", organo ufficiale della dittatura militare, specificando che sono state rilasciate anche le 30 donne che erano state arrestate nelle retate scattate in 18 monasteri buddisti.

La possibilità di un negoziato tra il regime e la leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi, da anni agli arresti, sembra ancora aperta, mentre i paesi occidentali fanno pressione sulla giunta perché si sieda al tavolo delle trattative. Il generale Than Shwe, capo della giunta militare e mandante della repressione contro le proteste democratiche delle scorse settimane, ha offerto l'apertura del negoziato in cambio della rinuncia da parte della leader democratica al suo sostegno alle sanzioni internazionali e all'atteggiamento di scontro nei confronti dei militari.

Intanto Amnesty International ha lanciato un appello per una giornata di mobilitazione mondiale contro la giunta militare birmana. Manifestazioni sono in programma oggi in una decina di paesi, tra cui Australia, Thailandia, Malaysia, Austria, Belgio, Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Canada. A Parigi, Amnesty ha invitato a dimostrare davanti all'Ambasciata cinese, per chiedere al governo di Pechino di intervenire sulla giunta militare.

 

 

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