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Il Vicepresidente
della Commissione europea Franco Frattini |
Bruxelles, 6 novembre 2007 - La Commissione europea ha adottato un
nuovo pacchetto di proposte destinate a rafforzare le capacità
dell'Ue nella lotta contro il terrorismo. Il pacchetto contiene una
serie di proposte volte a criminalizzare l'addestramento e il
reclutamento a fini terroristici e l'istigazione a commettere reati
terroristici, nonché a prevenire l'uso di esplosivi da parte di
terroristi, e riguardanti l'uso dei dati relativi ai passeggeri
aerei nelle indagini delle autorità di contrasto. Esso contiene
inoltre una relazione sull'esecuzione di uno degli strumenti
giuridici fondamentali della normativa antiterrorismo dell'Ue.
Annunciando l'adozione di nuove misure, il vicepresidente della
Commissione Franco Frattini responsabile per la Giustizia, la
libertà e la sicurezza ha affermato che “il terrorismo continua a
costituire una minaccia per i fondamenti politici dell'Unione
europea e per la vita e il benessere dei suoi cittadini”. Sul
territorio dell'Unione europea hanno avuto luogo attentati a Madrid
(marzo 2004) e a Londra (luglio 2005). Numerosi altri complotti sono
stati recentemente sventati in Austria, Danimarca, Francia, Germania
e Regno Unito. Frattini ha affermato che “nessuno dei nostri
concittadini è al riparo da tale minaccia e il terrorismo può
colpire i cittadini e gli interessi europei anche al di fuori
dell'Europa. I terroristi colpiscono ovunque, in qualunque momento e
con i mezzi che garantiscono il maggiore impatto”. Ha quindi fatto
osservare che “non possiamo cullarci sugli allori, dobbiamo
continuare a cercare il giusto equilibrio tra la consapevolezza
della minaccia e l'adozione, a livello sia europeo che nazionale, di
misure adeguate e proporzionate per affrontarla. Il nostro obiettivo
rimane quello di mantenere il giusto equilibrio tra il diritto
fondamentale dei cittadini alla sicurezza, il diritto alla vita e
altri diritti fondamentali, tra cui il diritto alla privacy e i
diritti procedurali".
Azioni nei confronti dei sostenitori del terrorismo
La Commissione propone di modificare la decisione quadro sulla lotta
contro il terrorismo mediante la criminalizzazione dell'istigazione
a commettere reati terroristici e il reclutamento e l'addestramento
a fini terroristici, anche quando commessi attraverso Internet. La
proposta persegue l'obiettivo di dotare i sistemi giuridici
nazionali dell'Ue di strumenti adeguati al fine di assicurare alla
giustizia i criminali che ricorrono a una propaganda violenta per
diffondere tattiche e istruzioni per la fabbricazione e l'uso di
bombe o esplosivi e istigare a commettere atti terroristici. La
nuova legislazione agevolerà le autorità di contrasto nell'ottenere
la cooperazione dei fornitori di servizi Internet al fine di
sventare i piani e identificare i responsabili, garantendo al
contempo la protezione dei dati personali e la salvaguardia dei
diritti fondamentali.
Azioni per incrementare la sicurezza degli esplosivi
Attentati come quello di Madrid sono stati perpetrati utilizzando
esplosivi disponibili in commercio. Si può fare di più per prevenire
l'uso di tali esplosivi, di precursori chimici e di detonatori da
parte dei terroristi. Su iniziativa della Commissione, un gruppo di
esperti – comprendente tutti i pertinenti attori della società
civile – ha esaminato tale questione e approvato una lista di 47
punti in cui si caldeggia un intervento, approvata dalla Commissione
sotto forma di un piano d'azione che tratta i vari aspetti del
problema. Il suddetto piano d'azione intende rafforzare la sicurezza
degli esplosivi invocando, tra l'altro, l'istituzione di un sistema
di allarme rapido concernente gli esplosivi rubati o smarriti e le
operazioni sospette, la creazione di una rete di esperti per la
disattivazione delle bombe a livello europeo, lo sviluppo di
un'unità specializzata negli esplosivi in seno a Europol, la ricerca
in materia di sicurezza degli esplosivi e detonatori nonché regimi
di abilitazione del personale di questo settore industriale.
Istituzione di un sistema europeo di scambio dei dati
La Commissione europea propone che i vettori aerei mettano a
disposizione di unità nazionali specializzate i dati di
registrazione dei nomi dei passeggeri (Pnr) relativi ai voli in
arrivo e in partenza dal territorio dell'Ur (voli il cui aeroporto
di partenza o di arrivo si situa sul territorio dell'Ue) per
consentire loro di procedere alla valutazione dei rischi, ad azioni
repressive e a missioni antiterrorismo. La concezione e la
pianificazione di attentati terroristici implicano spostamenti
aerei: i membri dei gruppi radicali prendono l'aereo per incontrarsi
all'estero, per ricevere consigli e formazione. La possibilità di
ottenere e analizzare informazioni preventive sui passeggeri
concessa alle agenzie di contrasto dell'Ue costituisce uno strumento
importante per rilevare gli spostamenti dei terroristi e sventarne i
piani. L'uso di questo strumento, tuttavia, può essere efficace solo
se viene garantito il pieno rispetto del diritto fondamentale alla
protezione dei dati e se vengono fornite ai cittadini le debite
garanzie.
Aggiornamento sulle attività antiterrorismo
La Commissione europea ha inoltre presentato una relazione di
valutazione sull'attuazione della decisione quadro, strumento
fondamentale della normativa antiterrorismo. Il rapporto contiene,
fra l'altro, informazioni sulla situazione negli Stati membri che
hanno aderito all’Ue nel 2004 e nel 2007. Nonostante i progressi
rispetto alla prima relazione, le carenze riscontrate nella
trasposizione del diritto comunitario sono ancora deludenti. Il
pacchetto è completato da una comunicazione di aggiornamento sulle
attività antiterrorismo che descrive l'azione in tale settore e
situa le proposte nel quadro della strategia antiterrorismo dell'Ue.
Il terrorismo rimane una minaccia a lungo termine complessa e
articolata, che richiede un'azione a livello europeo che sia in
grado di fronteggiarne tutti gli aspetti: la prevenzione, la
protezione, il perseguimento dell'infrazione e la risposta in caso
di attacco. L'azione dell'Unione europea apporta un plusvalore in
quanto fornisce strumenti adeguati agli Stati membri e affronta le
questioni transfrontaliere e gli interessi comuni a tutta l'UE.
L'azione europea deve al contempo mirare a proteggere i cittadini
dell'Unione e a rispettare i diritti fondamentali.
Per informazioni sulle possibilità di finanziamento nel settore
delle politiche di giustizia, libertà e sicurezza, consultare il
sito:
http://www.ec.europa.eu/justice_home/funding/intro/funding_intro_en.htm
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