Rangoon, 25 ottobre 2007 - La leader dell'opposizione birmana, Aung
San Suu Kyi, ha lasciato la sua casa dove è agli arresti domiciliari
per incontrare un rappresentante della giunta militare. Suu Kyi ha
parlato con l'ex generale Aung Kyi, incaricato di "proseguire le
relazioni" con l'opposizione. La richiesta di colloqui era giunta
dall'inviato dell’Onu, Ibrahim Gambari, dopo la recente protesta
lanciata dai monaci buddisti, violentemente repressa. Intanto
Pechino ha assicurato a Gambari l'impegno per la mediazione tra
giunta e opposizione, ma ha bocciato eventuali sanzioni contro il
regime.
Gambari ha incontrato a Pechino il consigliere di Stato Tang Jiaxuan,
il vice ministro degli esteri Wang Yi e l’assistente del ministro
degli esteri He Yafei. La visita di Gambari in Cina fa parte di una
serie di consultazioni con i leader regionali finalizzate a trovare
una linea d’azione comune di fronte alla perdurante crisi in Myanmar.
Dopo Pechino, la missione di Gambari proseguirà a Tokio, tappa
importante in funzione della sua visita in Myanmar prevista per i
primi di novembre.
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