Strasburgo, 26 settembre 2007 – Il ministro per le politiche
comunitarie Emma Bonino in un incontro con gli euro-parlamentari
italiani ha preso in esame alcuni importanti temi di attualità, che
qui riassumiamo:
Infrazioni -
E' netta e
costante la diminuzione del numero dei casi complessivamente a
carico dell'Italia. Nel corso dell'ultimo anno, le procedure si sono
infatti ridotte di oltre 60 unità. Rilevante è soprattutto il
miglioramento nel numero di procedure pendenti per violazione del
diritto comunitario. Un dato importante perchè la individuazione e
l'attuazione di soluzioni idonee ad eliminare i profili di
incompatibilità con il diritto comunitario richiede un intervento
molto impegnativo da parte del Dipartimento. Diminuite in modo
significativo anche le aperture di nuove procedure, solo sette nuovi
casi aperti in occasione della sessione trimestrale del collegio dei
Commissari del giugno scorso (ben 23 invece l'anno precedente).
Direttive -
Confermato
l'elevato ritmo di recepimento nell'ordinamento italiano già
raggiunto, il ministro Bonino ha ricordato come il disegno di legge
Comunitaria 2007 - in discussione al Senato - preveda una serie di
importanti disposizioni innovative per favorire un più celere
adeguamento della normativa italiana agli obblighi imposti in sede
comunitaria.
Impegno Deggendorf -
Tale impegno
consiste nel subordinare la concessione di agevolazioni alla
preventiva verifica che i potenziali beneficiari non rientrino fra
coloro che hanno ricevuto, e non restituito, aiuti che la
Commissione stessa abbia dichiarato incompatibili e per i quali ne
abbia ordinato il recupero. Per garantire il rispetto dell’impegno
Deggendorf e per consentire alle imprese di fruire degli aiuti
automatici, il Governo italiano, a seguito di un coordinamento
nazionale, ha individuato come strumento più idoneo quello
dell’autocertificazione ed ha introdotto, nella finanziaria 2007,
un’apposita norma.
Frodi comunitarie
- Anche nel
2006, come nel 2005, il nostro Paese è al primo posto della
graduatoria generale per "ammontare di importi irregolari" (oltre
318 milioni di euro) e al quinto posto per "numero di casi
segnalati" (nr. 1221), mentre registra forti ritardi sul fronte dei
"recuperi". Tra gli effetti negativi, anche le ripercussioni sul
bilancio nazionale visto che le le somme indebitamente acquisite
sono addebitate in parte allo Stato membro che sia risultato
negligente nelle azioni di recupero. Per questo motivo, il ministro
Bonino ha rinnovato e rivitalizzato il Comitato per la lotta contro
le frodi e avviato una serie di iniziative per migliorare il
coordinamento delle Amministrazioni statali e regionali.
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