Giacarta, 19 ottobre 2007 - L’inviato delle Nazioni Unite Ibrahim
Gambari prosegue le sue consultazioni con i partner regionali del
Myanmar. Oltre ad un forte incoraggiamento, ha suggerito una serie
di incentivi che potrebbero convincere le autorità del Paese del sud
est asiatico a compiere delle riforme che vadano verso la
democratizzazione e la riconciliazione.
Parlando ai giornalisti a Giacarta, Gambari ha dichiarato che gli
europei e altre nazioni hanno incrementato la pressione su Yangon
lasciando comunque “spazio per l’applicazione di incentivi che
possano incoraggiare le autorità a proseguire sulla strada di un
Myanmar stabile e democratico, nel pieno rispetto dei diritti
umani”.
Dopo il suo incontro con il presidente indonesiano Susilo Bambang
Yudhoyono e il ministro degli esteri Hassan Wirajuda, Gambari ha
aggiunto che “la presenza della comunità internazionale non ha solo
lo scopo di punire il Myanmar, ma anche di monitorare l’impegno
delle autorità per risolvere alla radice le cause dello malcontento
popolare”. Gambari e i leader indonesiani hanno discusso anche sulla
linea da mantenere nelle relazioni con Myanmar per conseguire al più
presto gli obiettivi che i Paesi membri dell’Associazione delle
nazioni del Sud Est asiatico (Asean) e le Nazioni Unite hanno in
comune. Le prossime tappe della missione di Gambari sono India, Cina
e Giappone. Tornerà in Myanmar il mese prossimo.
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