Roma, 13
dicembre 2007 - La Gioventù Federalista Europea in collaborazione
con i Giovani dell’Italia dei Valori e la Sinistra Giovanile, in una
dichiarazione congiunta inviata al Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano,sottolineano che “il nuovo Trattato europeo
firmato oggi ufficialmente a Lisbona dai governi europei - sebbene
conservi larga parte delle innovazioni presenti nel testo di
Costituzione europea - ha affossato lo spirito costituente che lo
animava e ha eliminato i simboli che sono propri dei cittadini
europei: la Bandiera europea e l’Inno alla gioia”.
La dichiarazione delle organizzazioni giovanili si richiama a quanto
affermato dal Presidente Napolitano che in un incontro a Roma, il 29
ottobre scorso, in piazza del Campidoglio, ha esortato i giovani a
“dare il buon esempio e infischiarsene delle decisioni che hanno
eliminato i simboli dal nuovo Trattato, continuando a sventolare
quella bandiera e a cantare quell’inno”.
“Noi giovani europei - è detto nella dichiarazione - siamo la prima
generazione che vive la pace dopo la pace: l’integrazione europea ha
rappresentato 60 anni di prosperità, la libera circolazione, un
Parlamento, la moneta unica, l’Erasmus ed ha allargato questa
ricchezza ai nuovi paesi dell’est Europa. I governi nazionali hanno
avuto paura dei simboli di appartenenza dei cittadini alla più ampia
cittadinanza comunitaria e alla casa comune europea. I cittadini
europei, ed in particolar modo le giovani generazioni, hanno bisogno
di riconoscersi nell’Europa”.
“Per ricreare il rapporto di fiducia con l’Europa - prosegue il
documento - c’è bisogno di un governo democratico, capace di
sviluppare una politica adeguata alle sfide della nuova epoca.
L’Unione europea deve riuscire a parlare con una sola voce e deve
coinvolgere maggiormente i cittadini europei nei processi
decisionali. Energia, occupazione, ecologia, sicurezza interna e
internazionale richiedono risposte unitarie e mezzi efficaci di
intervento. Per questo, in vista delle elezioni europee del 2009, i
partiti europei devono indicare fin da subito il loro candidato a
Presidente della Commissione europea. I cittadini potranno così
contribuire con il proprio voto a designare chi avrà la
responsabilità di realizzare il programma per cui hanno votato”.
Manifestazioni giovanili si annunciano in tutta Europa per chiedere
che la bandiera europea venga restituita ai cittadini e insieme ad
essa l’idea di un’Europa sempre più unita con un governo effettivo,
dotato degli strumenti necessari ad affrontare le sfide del nostro
tempo.
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