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Firmato il Trattato di Lisbona



 

Lisbona, 13 dicembre 2007 – Dopo la proclamazione da parte del Parlamento europeo, avvenuta ieri a Strasburgo, il Trattato Ue è stato siglato oggi nella capitale portoghese dai rappresentanti dei governi e dai ministri degli esteri dei paesi membri dell’Unione europea. Nell’austera cornice del monastero dei Jeronimos sulle rive del fiume Tago, che ha ospitato lo storico summit, tutti hanno auspicato che il processo di ratifica del Trattato da parte degli Stati si concluda in tempo utile per la sua entrata in vigore il 1° gennaio 2009, anno delle elezioni europee.

Per l'Italia la firma e' stata apposta dal presidente del consiglio Romano Prodi e dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema. Questa di Lisbona "é una giornata importante perché siamo stati tanti anni in difficoltà con un Trattato complicato; ma alla fine - ha detto Prodi - l'abbiamo firmato". Il presidente del Consiglio ha riconosciuto che il Trattato di Lisbona non ha la forza che l'Italia avrebbe voluto, ma realisticamente ha sottolineato che è "il massimo che si poteva avere", visto come si era compromessa la situazione europea dopo il no franco-olandese alla Costituzione di oltre due anni fa. Invece adesso "si può veramente ripartire".

«La Commissione  - ha affermato il portavoce Joahannes Laitenberger - è convinta che il nuovo trattato porterà nuovi significativi benefici per i cittadini e regolerà il dibattito istituzionale per il futuro prevedibile».

Per diffondere meglio il Trattato firmato oggi, la Commissione ha lanciato un sito Internet (http://europa.eu/lisbon treaty) nelle 23 lingue dell'Unione europea. Pubblica il testo e spiega le innovazioni politiche e le riforme istituzionali in esso contenute.

 

 

 

 

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