Washington, 30 ottobre 2007 - La Corte suprema federale ha fermato
il boia nel caso di Earl Wesley Berry, un condannato a morte in
Mississippi, l'ultimo Stato in ordine di tempo che aveva messo alla
prova la moratoria di fatto sulla iniezione letale. Il ricorso è
stato accettato a venti minuti dall'esecuzione quando Berry aveva
già consumato l'ultimo pasto e si preparava a morire. L'appello era
l'ultima speranza per il condannato, colpevole dell'omicidio di una
donna nel 1987, un delitto per cui non aveva espresso rimorso.
La Corte aveva respinto ieri un primo appello del condannato su una
materia tecnica. Il secondo appello, più consistente, contestava la
costituzionalità dell'iniezione letale, un metodo di esecuzione sul
quale i giudici di Washington hanno accettato qualche settimana fa
di pronunciarsi. Da allora parecchi Stati Usa hanno adottato una
moratoria di fatto della pena capitale.
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