Roma, 16 ottobre 2007 - Nel mondo oggi 854 milioni di donne, uomini
e bambini soffrono la fame, "anche se il pianeta produce cibo in
quantità e qualità sufficiente per tutti". E' la riflessione amara
con cui il direttore generale della Fao, Jacques Diouf, ha aperto le
celebrazioni della "Giornata mondiale dell'alimentazione", nella
sede dell'agenzia Onu.
Ad undici anni dal Vertice mondiale dell'alimentazione del 1996, il
numero delle persone sottonutrite nel mondo rimane alto in modo
inaccettabile, con 820 milioni nei paesi in via di sviluppo, 25
milioni nei paesi in transizione e 9 milioni nei paesi
industrializzati.
E' per questo che promuovere il diritto all'alimentazione, secondo
il direttore della Fao, "è una responsabilità a cui la comunità
internazionale non può sottrarsi, un imperativo morale, ma anche un
investimento dal punto di vista economico". Diouf ha poi ricordato
che il diritto fondamentale "di ogni essere umano di essere libero
dalla fame" è entrato in vigore nel 1976 con un Patto ratificato da
156 nazioni.
Un pensiero particolare viene rivolto da Papa Benedetto XVI ai
bambini che soffrono la fame."Penso - scrive in un messaggio inviato
alla Fao - alla situazione dei bambini, prime vittime di questa
tragedia, che scontano un mancato sviluppo fisico e psichico".
Secondo il Papa occorrono "metodi e azioni specifiche, che tengano
conto dei risultati della scienza e dei cicli della natura”.
Come ogni anno le celebrazioni della Giornata dell’alimentazione si
terranno in oltre 150 paesi. Tra i momenti salienti: una fiaccolata
che inizierà nel sud Pacifico e si sposterà intorno al pianeta;
concerti al Cairo, corsi sul diritto all'alimentazione in diverse
città d'Europa. In Italia gli eventi saranno circa mille,
organizzati in collaborazione con le Agenzie del polo
agro-alimentare romano delle Nazioni Unite, con altri ministeri,
università, centri di ricerca, Ong, oltre che con le Regioni, le
Province e i maggiori Comuni d'Italia.
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