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Norme Ue per liberalizzare elettricità e gas



Bruxelles, 19 settembre 2007 – Al fine di garantire il corretto funzionamento del mercato interno dell'energia, a favore di tutti i consumatori – grandi o piccoli - e aiutare l'Ue nella ricerca di un'energia più sicura, concorrenziale e sostenibile per l’ambiente, la Commissione europea ha adottato una serie di misure volte a completare le norme esistenti. Le proposte legislative sono improntate ad un’ottica che pone in primo piano la scelta del consumatore, tariffe più eque, l’energia pulita e la sicurezza dell’approvvigionamento, evitando futuri rischi di black out.

Si intende così promuovere lo sviluppo sostenibile stimolando l'efficienza energetica e assicurando che anche imprese più piccole, ad esempio quelle che investono nelle fonti d'energia rinnovabili, abbiano accesso al mercato dell'energia. Un mercato concorrenziale permetterà inoltre di rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento favorendo gli investimenti nelle centrali elettriche e nelle reti di trasporto, evitando in tal modo interruzioni nell'approvvigionamento di elettricità o gas. Inoltre sono rafforzate le garanzie di una concorrenza leale con le imprese di paesi terzi.

Per il presidente della commissione José Manuel Barroso "è ora di smetterla con i prezzi dell'energia che variano da un luogo all'altro. Se guardiamo i risultati delle nostre indagini - dice - ci stupiamo delle grandi differenze e di quanto siano protetti i mercati in Europa. Ciò conferma che la situazione non può andare avanti così". Le nuove norme decretano la separazione proprietaria tra società di produzione e reti di distribuzione, anche per le società extra-comunitarie che operano in Europa. "Abbiamo bisogno - sottolinea Barroso - di imporre severe condizioni alla proprietà delle risorse da parte di compagnie non europee, per assicurarci che stiamo tutti giocando con le stesse regole. E' molto importante". Verrà inoltre istituita un'Authority europea del settore energetico. Le norme passeranno ora all'esame degli Stati membri e del Parlamento europeo.

Francia e Germania contrarie al piano Ue per l'energia

Immediata la reazione da parte di Francia e Germania che si dichiarano contrarie al piano Ue per la liberalizzazione del mercato dell’energia. Pomo della discordia il cosiddetto “unbundling”, cioè la separazione proprietaria tra società di produzione e reti di distribuzione. Su questo punto hanno espresso perplessità Francia e Germania, interessate a tutelare i colossi nazionali E.On e Gaz de France, aziende verrebbero infatti penalizzate dalla norma che prevede la separazione delle reti. Il ministro francese dell'economia Christine Lagarde ha già chiarito che Parigi si mobiliterà e cercherà di raccogliere consensi contro questa riforma. Sul piede di guerra anche la Germania. Il titolare del dicastero dell'economia tedesco ha definito il progetto troppo burocratico. E a ottobre, saranno i ministri europei dell'energia ad esaminare il provvedimento.

 

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