Bruxelles, 7 agosto 2007 - Le carni inglesi, gallesi e scozzesi,
così come i latticini e tutti i prodotti animali, non potranno più
essere esportati finchè non finirà l'emergenza dell'afta epizootica,
iniziata con la scoperta di un focolaio nel Surrey. E' quanto ha
stabilito la Commissione europea. Tuttavia il commissario per la
Salute, Markos Kyprianou, si è detto tranquillo: "La Commissione
considera questa vicenda un incidente isolato. Non vediamo alcun
pericolo per il resto dell'Europa".
Intanto, a due giorni dal primo caso accertato, un nuovo focolaio
sospetto di afta epizootica, è stato scoperto nella contea del
Surrey, nell'Inghilterra sud-orientale. Secondo quanto ha annunciato
Debby Reynolds, responsabile dei Servizi veterinari inglesi, il
virus sarebbe stato identificato nella zona del villaggio di
Normandy, non lontano da Guilford, nella stessa area della fattoria
dove tra venerdi e sabato scorsi diversi bovini sono risultati
positivi ai test. E’ stato disposto l'abbattimento di diversi capi
per minimizzare i rischi. Attorno alla Waldorf Farm, la fattoria
dove la presenza del virus è stata confermata, le autorità
britanniche avevano creato una zona di sicurezza di 3 chilometri e
di un perimetro di sorveglianza di 10. Inoltre erano stati banditi
tutti i movimenti di bestiame all'interno del Regno Unito.
|