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Napoli, diritto europeo su intercettazioni

 

Napoli, 17 luglio 2009 - La Corte europea dei diritti dell'uomo giudicherà il ddl Alfano in materia di intercettazioni. Esistono precedenti specifici che consentono di ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo un minuto dopo l’approvazione e la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale di quello che è noto come il disegno di legge Alfano. Queste sono le conclusioni di un rapporto presentato a Napoli da parte di un gruppo di studio formato dai ricercatori Luigi Della Corte, Raffaele Paudice e Irene Vozzo della facoltà di giurisprudenza dell’Università Federico II – coordinato dal prof. Roberto Mastroianni - sulla disciplina delle intercettazioni (ddl Alfano) alla luce del principio della libertà di espressione garantita dalla Carta costituzionale e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo

L’incontro è stato aperto dagli interventi di alcuni docenti universitari (Lucio Di Giovanni, Roberto Mastroianni, Sandro Staiano e Filippo Donati) e dell’avvocato Caterina Malavenda. E’ seguita una tavola rotonda che ha visto la partecipazione del segretario dell’Usigrai, Carlo Verna – che ha promosso l’iniziativa – di Roberto Natale, presidente della Fnsi, di Guido Columba, presidente dell’Unione cronisti, di Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, e del segretario nazionale dell’Odg. Enzo Iacopino ha annunciato che l’Ordine, con un gesto di disobbedienza civile, non accetterà passivamente di applicare la misura (inserita nel nuovo secondo comma dell’articolo 115 cpp) della sospensione dalla professione, che per di più – per come è concepita – sembra cancellare le garanzie previste dalle norme generali a favore dell’incolpato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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