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Manifestazioni alle frontiere in difesa del latte italiano

 

Roma, 22 luglio 2009 – Circa centomila agricoltori hanno lasciato le campagne per unirsi alla mobilitazione della Coldiretti a difesa del latte e dei prodotti dei campi che si è estesa a tutte le frontiere, dal Brennero al Tarvisio, dal Frejus fino a Ventimiglia, ma anche ai principali porti di sbarco dei prodotti agricoli stranieri.

Blitz degli allevatori anche negli stabilimenti di lavorazione della grande industria che trattano prodotti provenienti dall'estero come la Lactis di Albano S. Alessandro in provincia di Bergamo e Carnini di Villa Guardia in provincia di Como, entrambe del gruppo Parmalat, e Lat-Bri di Usmate Velate in provincia di Monza-Brianza.

Produttori di frutta, vino, ortaggi, cereali e olio di oliva sono scesi al fianco degli allevatori con centinaia di trattori all'arrembaggio dei principali porti per difendere le coltivazioni italiane. Molti gli slogan gridati dai manifestanti - la spesa per i consumatori aumenta, ma i prezzi in campagna sono crollati - il grano cala e la pasta aumenta - stop alle truffe del falso olio. Proseguire ad oltranza la mobilitazione promossa dal presidente nazionale delkla Coldiretti, Sergio Marini, denominata “Operazione verità sul Made in Italy”. Gli agricoltori della chiedono l'obbligo di indicare la provenienza in etichetta per tutti gli alimenti e maggiori controlli sui prodotti stranieri dei quali deve essere resa nota la destinazione, per combattere la speculazione che fa aumentare la spesa delle famiglie italiane mentre nelle campagne i prezzi sono crollati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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