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Fabiani designato dal Tesoro nel Cda Rai



Roma, 10 settembre 2007 - E' Fabiano Fabiani il consigliere designato dal ministero del Tesoro per sostituire Angelo Maria Petroni nel Consiglio di amministrazione della Rai. La proposta è stata accolta dall'assemblea dei soci di viale Mazzini.
Per il presidente della Commissione di vigilanza Rai, Mario Landolfi "la nomina di un prodiano come Fabiani al posto del professor Petroni nel Cda Rai conferma che siamo in presenza di una autentica emergenza democratica. Non esistono altri termini per descrivere un atto di spoil-system fuori stagione, che viola apertamente la lettera e lo spirito della legge vigente".
Angelo Maria Petroni, dopo la sua revoca dalla carica di componente del Cda Rai, ha commentato che “per la prima volta un governo ha disposto direttamente la revoca di un consigliere dell'Azienda titolare del servizio pubblico radiotelevisivo, senza riguardo delle prerogative del Parlamento. E ciò in violazione dei principi dell'ordinamento costituzionale e di specifiche norme, nonché sulla base di una deformazione gravissima degli eventi aziendali e giudiziari". Petroni ha annunciato “di ritenere viziate, invalide e inefficaci a tutti gli effetti giuridici le decisioni prese dal Cda Rai senza la mia partecipazione".
Da parte sua il presidente del Consiglio Prodi esprime "vivo apprezzamento per la nomina di Fabiano Fabiani" al Cda della Rai. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi, secondo cui le reazioni del centrodestra, non possono escludere "un dialogo con l'opposizione". La nomina di Fabiani, secondo le stesse fonti, "non è materia del contendere politico". Per Gentiloni, ministro delle Comunicazioni, non c'è alcuno scandalo nella revoca di Petroni, perché "la legge prevede che un consigliere sia il rappresentante dell'azionista".     

 

 

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