Ue-Italia, nuovi chiarimenti sul ddl sicurezza |
Bruxelles, 24 luglio 2009 - La Commissione europea ha chiesto nuovamente all'Italia chiarimenti riguardo al ”pacchetto sicurezza”, varato definitivamente in parlamento all'inizio di luglio. Lo riferisce il portavoce del commissario europeo per la giustizia e la sicurezza, Jacques Barrot, aggiungendo che la Commissione ha inviato un paio di giorni fa una lettera in merito al governo italiano. I temi su cui l'esecutivo europeo chiede chiarimenti riguardano l'iscrizione dei bambini stranieri all'anagrafe, la registrazione dei senza dimora e l'aumento dei costi dei permessi di soggiorno. Il Senato ha approvato definitivamente il 2 luglio scorso il cosiddetto "ddl sicurezza", dopo che il governo aveva ottenuto la fiducia sui vari maxi-emendamenti che lo compongono. Il provvedimento - contestato dall'opposizione e criticato per alcuni aspetti anche dalle associazioni che si occupano di immigrazione e da esponenti cattolici - introduce tra l'altro il reato di immigrazione clandestina, esclude gli irregolari dai pubblici servizi, con l'eccezione di sanità e scuola, e prevede le ronde anticriminalità.
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