La crisi
finanziaria mondiale presa in esame al vertice del G4 |
L’Europa auspica una nuova Bretton Woods |
Parigi, 4 ottobre 2008 - I leader dei quattro Paesi europei del G-8 (Francia, Italia, Germania e Gran Bretagna) hanno discusso della crisi economica finanziaria per fronteggiare l'emergenza banche e le ricadute sulle imprenditorie e sulle famiglie. Convocati dal presidente francese Nicolas Sarkozy, che guida il turno di presidenza dell’Ue, sono intervenuti Silvio Berlusconi, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il premier britannico Gordon Brown, il presidente della Banca europea Jean-Claude Trichet, nonché i presidenti della Commissione Ue José Manuel Barroso e dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker. Nel comunicato diffuso al termine della riunione si afferma che l’Europa è al lavoro per assicurare stabilità e fiducia. E l’unità d’intenti, secondo Sarkozy, è stata raggiunta: “Di fronte a una crisi mondiale - ha affermato - l’Europa esiste e presenta una risposta. Quello che è davvero importante è che riusciamo a reagire di fronte all’emergenza, ed è quello che stiamo facendo. E che ci impegniamo tutti insieme per chiedere l’organizzazione di un vertice perché domani le stesse cause non producano gli stessi effetti. Deve trattarsi di una vera rifondazione”. L’obiettivo sarebbe quello di una nuova Bretton Woods, una ristrutturazione globale del sistema capitalistico. Angela Merkel ha insistito sulla necessità che ogni stato europeo si prenda le sue responsabilità, senza danneggiare gli interessi degli altri stati europei. Gordon Brown ha tenuto a rassicurare soprattutto le famiglie e gli imprenditori: il messaggio, ha detto, è che, come sta già avvenendo da parte delle Banche centrali, la liquidità sarà assicurata per preservare la fiducia e la stabilità. Silvio Berlusconi ha detto che l'Italia vuole rispettare i vincoli di Maastricht ed ha spiegato che comunque l'Unione europea non corre e non ha mai corso i rischi degli Stati Uniti. Jean-Claude Juncker ha invece insistito sul patto di stabilità, che deve essere rispettato nella sua interezza. Le conclusioni di Parigi verranno discusse il 6 e 7 ottobre a Lussemburgo dal Consiglio dei ministri delle finanze, il 9 ottobre saranno nell’agenda del G8 a Washington e, infine, passeranno al vaglio di tutti i 27 leader Ue al vertice europeo del 15 e 16 ottobre.
|