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Nel 2006 eseguite 5.628 condanne a morte



Roma, 30 agosto 2007 – Nella sede del Partito Radicale, in via di Torre Argentina, è stato presentato il rapporto 2007 dell’Associazione “Nessuno tocchi Caino” sulla pena di morte nel mondo, alla presenza del premier Prodi e del presidente del Senato Marini. Sulla moratoria universale per la pena di morte Prodi ha detto che “è giunto il tempo di affrontare il passaggio decisivo per portare a compimento l’iniziativa". Marini ha aggiunto che “la battaglia per la moratoria sulla pena di morte e per la sua abolizione è un fatto di grande civiltà da portare avanti” e si è rallegrato che un paese come il Ruanda abbia fatto una scelta abolizionista.
E’ stato infatti consegnato al presidente del Ruanda, Paul Kagame, il Premio "L'Abolizionista dell'anno 2007" destinato alla personalità più impegnata contro la pena di morte.

Il rapporto di “Nessuno tocchi Caino” riferisce che nel 2006 sono state eseguite almeno 5.628 condanne a morte in 27 Paesi. La Cina ha il triste primato con 5 mila esecuzioni, seguita dall'Iran con 215, il Pakistan con 82, Iraq e Sudan con 65. Gli Stati Uniti hanno messo a morte 53 persone, cifra in lieve calo rispetto al 2005. Il rapporto comunque sottolinea che se da un lato c'è un'evoluzione positiva verso l'abolizione della pena di morte sul piano internazionale, dall'altro si rileva un aumento dei ricorsi alle esecuzioni da parte dei Paesi in cui è in vigore.   

Il rapporto evidenzia che paesi o territori che hanno deciso di abolire la pena di morte per legge o per pratica sono oggi 146. Di questi, paesi totalmente abolizionisti sono 93, gli abolizionisti per crimini ordinari sono 9 mentre la Russia, in quanto membro del Consiglio d'Europa, è impegnato ad abolirla e nel frattempo sta attuando una moratoria delle esecuzioni. I paesi che hanno introdotto una moratoria sono 4 ed i paesi abolizionisti di fatto, cioè che non eseguono condanne a morte da oltre 10 anni sono 39. Viene anche rilevato che dei 51 paesi mantenitori della pena capitale, 40 sono dittatoriali, autoritari e illiberali ed è proprio in questi Stati che è stato compiuto il più alto numero di esecuzioni, 5.564, pari al 98,8% del totale mondiale.

La presentazione del rapporto di “Nessuno tocchi Caino” è coincisa con la notizia che nel Texas il governatore Rick Perry ha commutato in ergastolo la pena di morte per Kenneth Foster che era stato condannato in base a una controversa legge che estende ai casi di pena capitale la responsabilità penale dei complici. 

 

 

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