Condanna del golpe militare in Honduras |
New York, 29 giugno 2009 - L'Assemblea generale delle Nazioni Unite, riunita d'urgenza per esaminare la situazione politica in Honduras, ha invitato ad intervenire Manuel Zelaya, il presidente destituito e costretto a partire per il Costa Rica dal golpe militare. “La comunità internazionale, tutti i 192 Paesi delle Nazioni Unite, devono far sentire la propria voce per condannare questa azione criminale”, ha detto il presidente dell'Assemblea, Miguel d'Escoto, annunciando di aver scritto una lettera a Zelaya, invitandolo al Palazzo di Vetro. Per il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, “la massima priorità è quella di restaurare la piena democrazia e l'ordine costituzionale in Honduras”. Unanime la condanna al colpo di Stato da parte di Usa, Unione europea e Organizzazione degli Stati Americani. I capi di governo dei Paesi dell'Alleanza Bolivariana per le Americhe (Alba), riuniti a Managua, hanno deciso di richiamare i loro ambasciatori in Honduras per protestare contro il colpo di stato. A Tegucigalpa, capitale honduregna, migliaia di sostenitori di Zelaya hanno deciso di sfidare il coprifuoco di due giorni imposto dal nuovo capo dello Stato designato, Roberto Micheletti, protestando sotto il palazzo presidenziale.
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