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Vertice Ue, aiuti per i più deboli tra i 27

 

Bruxelles, 20 marzo 2009 - L'Unione europea parteciperà al G20 di Londra del 2 aprile prossimo "con spirito di unità e di fiducia". E’ quanto hanno affermato il presidente di turno della Ue, Topolanek, e il presidente della Commissione Ue, Barroso, i quali hanno anche espresso soddisfazione circa la risposta comune alla crisi concordata dai leader europei. Barroso ha parlato di un passo avanti sulla via della ripresa e Topolanek ha messo in risalto che “l'accordo raggiunto è fatto di progetti concreti senza spaccare di nuovo l'Europa in due”.           

Tuttavia nel documento conclusivo del vertice di Bruxelles si sottolinea che il repentino aumento della disoccupazione è causa di grave preoccupazione e che è importante impedire e limitare perdite di posti di lavoro e ripercussioni sociali negative. Si giudica prioritario stimolare l'occupazione in particolare promuovendo l'acquisizione delle nuove competenze necessarie per nuovi posti di lavoro. I Ventisette chiedono che si operi per individuare orientamenti concreti in vista del vertice straordinario di Praga del 7 maggio, dedicato agli aspetti sociali della crisi.

I leader europei si sono accordati per chiedere un raddoppio dei fondi del Fondo monetario internazionale per venire incontro ai paesi membri con le economie più deboli. Il presidente della Commissione, Josè Manuel Barroso, ha proposto il raddoppio degli attuali fondi, pari a 25 miliardi, di cui 10 sono impegnati per interventi a favore di Ungheria e Lettonia. Dal vertice è venuto anche l'impegno per nuove norme per le agenzie di rating da definire entro maggio.

 

 

 

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