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Operazione “Spy phone” a Vicenza, Genova, Napoli e Palermo
 

Cellulari microspia scoperti dalla Finanza



Vicenza, 19 ottobre 2007 – A conclusione dell’operazione “Spy phone” La Guardia di Finanza di Vicenza in collaborazione con i reparti di Palermo, Napoli e Genova, ha denunciato 420 persone di diverse regioni italiane, per aver venduto e utilizzato un software capace di intercettare abusivamente sms e chiamate dei telefonini reindirizzandoli verso un altro cellulare.

Il dispositivo veniva inserito di nascosto in un telefonino e funzionava anche come spia ambientale. Le Fiamme gialle hanno denunciato i 420 “spioni dei cellulari”, sequestrato i telefoni modificati e svariato materiale informatico utilizzato per le intercettazioni illecite.
Le indagini, coordinate dalla procura di Vicenza, erano iniziate nel marzo scorso. Tra le persone denunciate per aver venduto, acquistato o semplicemente utilizzato il software ci sono anche gli organizzatori della frode.

L'episodio più incredibile tra quelli descritti dalla Guardia di Finanza è avvenuto a Napoli. In un condominio i coniugi di due coppie avevano intrecciato tra loro delle relazioni a insaputa dei rispettivi partners. Tutti e quattro erano però dotati di telefoni spia che hanno evidenziato la tresca. I quattro protagonisti si trovano ora nel duplice ruolo di parti offese e di indagati. Gli agenti della Finanza di Palermo sono intervenuti per evitare che una giovane moglie passasse alle vie di fatto contro il marito dopo aver scoperto che l'uomo le aveva regalato un cellulare "taroccato" grazie al quale spiava le parole e movimenti della donna. A Genova, poi, una signora si è accorta che qualcosa non andava nel suo portatile perché improvvisamente ha visto raddoppiarsi i costi, risultato inevitabile considerato che ogni sms ricevuto o inviato veniva "rimbalzato" con uguali spese, sul telefono di chi la stava controllando.

 

 

 

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