Bruxelles, 31 agosto 2007 - I lavoratori dei cantieri navali di
Danzica portano a Bruxelles la loro protesta, determinati a battersi
contro la chiusura di parte delle strutture e il conseguente taglio
di posti di lavoro. Hanno intonato le canzoni di Solidarnosc, il
primo sindacato libero nel blocco sovietico, nato proprio in quei
cantieri. Ma i tempi sono cambiati: dal 2004 la Polonia fa parte
dell'Unione europea, che non può chiudere un occhio sulle ingenti
sovvenzioni elargite da Varsavia ai cantieri in crisi.
Al riguardo il commissario europeo alla concorrenza, Noelie Kroes,
precisa che "numero uno: produrre meno, ma in modo economicamente
più sano, e numero due: ci sono a Bruxelles fondi strutturali da
utilizzare per chi perderà il posto di lavoro. Altrimenti i cantieri
potrebbero dover restituire gli aiuti di stato ricevuti
contravvenendo alle regole europee della concorrenza: e in questo
caso sarebbe la bancarotta”.
Varsavia ha proposto un suo piano di salvataggio e Bruxelles lo
starebbe valutando.
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