Obama elogia il coraggio degli astronauti dell’Apollo 11 |
I reduci dalla Luna guardano a Marte |
Washington, 20 luglio 2009 – I tre astronauti dell’ “Apollo 11”, protagonisti 40 anni fa dello storico sbarco sulla Luna, sono stati ricevuti oggi alla Casa Bianca dal presidente Barack Obama che ha reso omaggio al loro coraggio indicandoli come fonte d'ispirazione. Obama, accogliendo nello “studio ovale” Neil Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins, ha detto di avere ancora vivo il ricordo di aver seguito il rientro dell'Apollo 11 “sulle spalle di mio nonno”, che disse al nipote “questo è quello che possono fare gli americani quando lavorano insieme per raggiungere un traguardo”. Il presidente americano ha espresso la speranza che anche i giovani di oggi possano seguire guardando il cielo “i nuovi Armstrong” impegnati nello spazio traendone ispirazione come accaduto per i ragazzi della sua generazione. Nella giornata di ieri, nella sede della Nasa, i tre astronauti si erano incontrati con altri equipaggi delle missioni Apollo, non tanto per rievocare il passato quanto, invece, per pensare al futuro, al prossimo obiettivo: Marte. Buzz Aldrin ha ricordato che quella di Apollo 11 fu una missione pionieristica, che aprì una porta, perché il primo uomo sulla luna permise poi a molti altri di andarci. “Ma adesso – ha poi detto – dobbiamo pensare a Marte, è inutile tornare dove siamo già stati”. Un obiettivo ambizioso al quale l’Europa non dovrebbe rimanere estranea. Usa e Russia, i due ex rivali, ora potrebbero realizzare, insieme con l’Ente Spaziale Europeo, una base permanente sulla Luna da dove spiccare il salto verso Marte. Il progetto americano Constellation prevede la realizzazione della base entro il 2020 e l’arrivo su Marte nel 2030.
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