New
York, 18 dicembre 2007 - L'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha
approvato la risoluzione per la moratoria contro la pena di morte
nel mondo con 104 voti a favore, 54 contro e 29 astenuti. È stato un
successo dei paesi pro-moratoria - in prima fila l'Italia - che ha
conquistato 5 voti in più rispetto al pronunciamento della terza
Commissione in novembre.
Il ministro degli esteri Massimo D'Alema, presente al Palazzo di
Vetro, ha manifestato la sua grande soddisfazione per il sì dell'Onu.
D'Alema ha espresso anche "gratitudine alla società civile, alle
organizzazioni non-governative come “Nessuno Tocchi Caino” e
“Amnesty International” che hanno lavorato all’approvazione della
risoluzione. Il sì è un risultato più grande di quello che ci si
aspettava", ha detto D’Alema il quale avrà un ulteriore e delicato
impegno nelle prossime ore, quando presiederà la riunione del
Consiglio di Sicurezza (l’Italia ha la presidenza di turno mensile
dell'organismo esecutivo dell' Onu) sulla situazione in Kosovo, in
vista della dichiarazione unilaterale di indipendenza di Pristina da
Belgrado, prevista tra febbraio e marzo.
Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si tratta di
“un segnale storico, un successo dell'Italia e dell'Europa che hanno
fortemente voluto la moratoria Onu sulla pena di morte. Il successo
di questa fondamentale azione – rammenta Napolitano - è dovuto
all'impegno del Parlamento, del governo, del ministro degli esteri,
della rappresentanza d'Italia presso le Nazioni Unite nonchè della
società civile italiana, che l'ha sostenuta in tutte le sue tappe. A
tutti rivolgo il mio più vivo apprezzamento".
Per il presidente del Parlamento europeo, Hans Gert Pöttering, “la
pena capitale è una violazione dei diritti fondamentali dell'uomo e
un attacco alla dignità dell'uomo e al diritto alla vita”.
Commentando con favore la recentissima decisione dello Stato del New
Jersey di abolire la pena di morte, Pöttering si è augurato che
“Stato dopo Stato, la pena di morte venga eliminata negli Usa,
affinchè diventino un paese nel quale questo atto barbaro non sia
più praticato. L'Unione europea e gli Stati Uniti - ha detto
Pöttering - dovrebbero promuovere insieme i diritti umani nel
mondo”.
Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha dichiarato che
“l'Italia ha molto contribuito a diffondere pace e giustizia nel
mondo”. Ed ha aggiunto: “Saluto con immensa commozione - il voto con
cui l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato la
risoluzione che chiede a tutti gli stati membri di sospendere le
esecuzioni capitali. E’ davvero una giornata storica ed è motivo di
orgoglio per l'Italia che per prima ha promosso questa iniziativa,
che si è presto trasformata in una grande coalizione internazionale
per il diritto e la dignità delle persone".
Il ministro del Commercio internazionale, Emma Bonino ha dichiarato
che “questa vittoria ha dimostrato tre cose: la persistenza, la
determinazione e il fare sistema dell’Italia. Credo - ha proseguito
il ministro - che sarà un buon Natale per gli italiani e spero
inoltre che questa decisione sia un gesto di speranza per tutti
coloro che aspettano nei corridoi della morte".
Anche il leader dell’opposizione, Silvio Berlusconi, plaude alla
risoluzione dell'Onu contro la pena capitale: “È stata una lunga
battaglia - afferma - per la quale ci siamo impegnati fin dal 1994.
Ed è una vittoria storica per tutti i cittadini del mondo”.
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