Lussemburgo, 18 giugno 2007 – Dopo il “sì” del Parlamento europeo,
anche i ministri egli Esteri dei 27 paesi dell’Unione europea hanno
accolto la proposta italiana di presentare
all'assemblea dell'Onu una risoluzione sulla moratoria della pena di
morte.
Per il presidente del Consiglio, Prodi, "è un grande successo
dell’Italia, delle associazioni, di chi, come i Radicali, non ha mai
cessato di battersi sulla questione, del Parlamento e del nostro
governo. Inoltre - ha aggiunto – un ringraziamento va al ministro
degli esteri, D'Alema, per aver insistito a Bruxelles sulla
necessità di procedere al più presto possibile per un atto
concreto".
Da parte sua il vicepresidente della Commissione Ue Franco Frattini
propone di indire per il 10 ottobre prossimo la giornata europea
contro la pena di morte.
Si apprende, intanto, da Strasburgo che sette degli otto presidenti
dei gruppi del Parlamento europeo, che complessivamente
rappresentano 758 deputati su 785, hanno sottoscritto una proposta
di moratoria delle esecuzioni capitali da far approvare in sede di
Onu.
Finora 91 Stati hanno firmato un documento, presentato a dicembre,
per manifestare la loro disponibilità sul tema, ma secondo fonti
diplomatiche, gli abolizionisti potrebbero essere oltre cento, a
fronte dei 96 voti richiesti in seno all'Assemblea generale per far
passare la risoluzione.
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