Mosca, 12 settembre 2007 - Il presidente russo Putin ha chiesto alla
Duma (Camera bassa del Parlamento) di approvare la nomina a primo
ministro di Viktor Zubkov, 65 anni - attuale capo dell’intelligence
finanziaria antiriciclaggio - dopo le dimissioni di Fradkov,
tecnocrate discreto e fedele ai vertici del potere. La designazione
di Zubkov arriva a sorpresa a meno di tre mesi dalle elezioni
legislative. Sconosciuto al grande pubblico, ma fedelissimo del
presidente, appartiene al gruppo che ha lavorato con Putin a San
Pietroburgo.
Una scelta forse di transizione, ma che segna l'inizio delle grandi
manovre in vista delle più decisive elezioni presidenziali del 2
marzo 2008, sconfessando previsioni e contravvenendo pure alla
prassi delle democrazie occidentali di rinnovare i governi dopo, e
non a ridosso delle elezioni. Finora gli analisti erano concordi nel
ritenere che la carica di premier potesse essere utilizzata come
trampolino di lancio per raccogliere l'eredità del Cremlino, come
era accaduto allo stesso Putin, nominato nel 1999 alla guida del
governo dall'allora presidente Boris Ieltsin solo pochi mesi prima
di diventarne il successore. La Duma discuterà della nomina di
Zubkov venerdì prossimo. Il sì è pressoché scontato.
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