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Gli Usa imitano l’Europa per salvare le banche
 

Washington, 14 ottobre 2008 - Anche gli Stati Uniti applicheranno alla crisi finanziaria la cura dei Paesi europei, che prevede l’intervento diretto dello Stato. E lanciano un nuovo piano per salvare le banche. Lo ha annunciato il presidente George W. Bush: “Oggi annunciamo nuove misure che gli Stati Uniti prenderanno per rafforzare il sistema bancario. Queste misure prevedono che il governo usi parte dei 700 miliardi di dollari del precedente piano di salvataggio per iniettare capitale negli istituti bancari, comprandone titoli azionari”.  

I dettagli del nuovo piano, che destinerà 250 del piano precedente ad acquisire quote delle banche, sono stati illustrati dal presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke: “La nostra strategia evolverà e sarà adattata ai nuovi sviluppi della situazione. Ma non molleremo la presa fino a quando non avremo raggiunto i nostri obiettivi: riformare il sistema finanziario e riportare prosperità economica”

Nove banche hanno già annunciato di voler partecipare al piano e di accettare l’aiuto del governo. Tra queste Bank of America, Citigroup, Jp Morgan Chase, Goldman Sachs, Wells Fargo, Morgan Stanley e Bank of New York. Il nuovo piano segna una svolta nella politica economica dell’amministrazione Bush, che finora era intervenuta per rilevare asset in crisi, ma mai direttamente nella proprietà delle banche.

 

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