Kiev, 3 ottobre 2007 - Resta incerto il futuro politico dell'Ucraina
tre giorni dopo le elezioni per il rinnovo del Parlamento. Yulia
Timoschenko ha già detto no alla proposta di grande coalizione
avanzata dal presidente Yushenko. Per il capo dello Stato l'unica
soluzione per la governabilità del paese può essere garantita da un
accordo politico tra le tre principali forze: il Partito delle
regioni, il blocco Timoschenko e Nostra Ucraina.
L'ex premier Yulia Timoschenko, fedele alleata di Yuschenko ai tempi
della rivoluzione arancione, punta a tornare alla guida del governo.
Il suo partito ha ottenuto più del 30%, con una crescita dell'8%. In
caso di un'alleanza con Nostra Ucraina di Yuschenko che ha ottenuto
il 14 per cento la maggioranza in Parlamento sarebbe molto risicata.
Sull'altro versante il partito delle Regioni del premier uscente
Viktor Yanukovich, che è favorevole alla grande coalizione, è
arrivato al primo posto con il 34%. Ma gli unici alleati naturali, i
comunisti, si sono fermati al 5%.
L'ago della bilancia potrebbe essere rappresentato dai centristi del
partito dell'ex presidente del Parlamento Volodomir Lytvyn attestato
al 4%. È in questo clima d'instabilità che l'Ucraina si avvia verso
un altro inverno dove la questione del gas potrebbe tornare a essere
centrale.
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