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La presidenza italiana di dicembre al Palazzo di Vetro
 

Spatafora spiega l’attività del Consiglio Onu



New York, 5 dicembre 2007 - Nella conferenza stampa sul programma del mese di presidenza italiana del Consiglio di Sicurezza, l’ambasciatore Marcello Spatafora, Rappresentante italiano presso le Nazioni Unite, ha dichiarato che dicembre sarà un mese intenso e decisivo per molte questioni importanti. Spatafora ha informato che già nella giornata di oggi il Procuratore della Corte penale internazionale, Luis Moreno-Ocampo, ha riferito ai rappresentanti dei 15 membri sulla situazione in Sudan e che il Vice segretario generale per gli Affari umanitari e coordinatore degli aiuti di emergenza delle Nazioni Unite, John Holmes, ha presentato il suo rapporto ai membri del Consiglio sulla sua missione in Africa, durante la quale ha anche visitato il Darfur.

A sua volta il Comitato delle sanzioni contro il Sudan, informerà il Consiglio sulla relazione finale del suo gruppo di esperti. Inoltre, ha aggiunto il presidente italiano Spatafora, il Consiglio di Sicurezza si troverà a supervisionare il trasferimento dei poteri dalla missione dell’Unione Africana in Sudan (Amis) all’operazione ibrida congiunta Unione Africana-Nazioni Unite (Unamid), che avverrà il prossimo 31 dicembre.

Tra gli argomenti in agenda del Consiglio di Sicurezza, l’ambasciatore Spatafora ha annunciato un dibattito sui Tribunali penali internazionali per la ex-Jugoslavia e per il Ruanda. I presidenti e i procuratori delle due Corti riferiranno sulla “strategia di completamento“ dei processi in atto. Il 19 dicembre, dopo aver ricevuto la relazione sui negoziati e sul futuro status della provincia serba, lo stesso Consiglio affronterà la delicata questione del Kosovo.

Tra i numerosi mandati in attesa di proroga, quelli da valutare in tempi brevi – ha precisato il presidente di turno del Consiglio di Sicurezza - sono la missione delle Nazioni Unite nella Repubblica democratica del Congo (Monuc), la Forza di disimpegno degli osservatori delle Nazioni Unite (Undof) e l’operazione delle Nazioni Unite in Burundi (Binub). Dovrebbero inoltre trovare spazio di dibattito nel corso del mese di dicembre la questione iraniana, il ruolo della Forza multinazionale in Iraq e le situazioni difficili in Myanmar e Somalia.

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