G8 Ambiente: “Carta di Siracusa sulla biodiversità” |
Siracusa, 24 aprile 2009 - Con l'adozione della “Carta di Siracusa sulla biodiversità” si è concluso il vertice del G8 Ambiente che ha ospitato per tre giorni ministri e delegazioni di venti Paesi. Secondo il ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo che ha presieduto il vertice, la Carta costituisce un punto di riferimento fondamentale dal quale far ripartire l'impegno per definire nuovi e comuni strategie per il post-2010. La biodiversità ed i servizi eco sistemici sono essenziali per la vita sulla Terra, il benessere dell'umanità e per il conseguimento di tutti gli obiettivi del millennio. E’ quanto si afferma nella Carta in cui si specifica che la biodiversità e gli ecosistemi hanno un importante valore economico e possono contribuire in maniera determinante alla risoluzione dell'attuale crisi economica e finanziaria globale. Per il ministro Prestigiacomo il vertice ha conseguito risultati importanti che aiutano il dibattito sulle tematiche ambientali in un anno particolarmente importante per le scelte sui cambiamenti climatici e biodiversità, per arrivare alla Conferenza Onu di Copenhagen del prossimo dicembre. La presidenza italiana ha redatto un Chair Summary di tutti i partecipanti raccogliendo positivamente le indicazioni emerse a conclusione della riunione di Kobe. In vista del G8 che si terrà a luglio sotto presidenza italiana, la Carta di Siracusa rappresenta un forte messaggio sull'urgenza di assicurare un corretto rapporto fra ambiente e salute dei bambini, tema dell'ultima sessione dei lavori dei delegati. Aperta dal contributo del Giappone e degli Stati Uniti, la sessione ha messo in evidenza che tutti i Paesi stanno affrontando con misure concrete il rapporto fra ambiente e salute dei bambini, particolarmente critico nei Paesi in via di sviluppo. Lunedi prossimo il ministro Prestigiacomo sarà a Washington per partecipare al Major Economies Forum, portando i risultati del dibattito di Siracusa con i contributi sullo sviluppo delle tecnologie e sui meccanismi di finanziamento che emergono dalla Banca mondiale e dall’Agenzia internazionale dell'energia.
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