Mosca, 17 agosto 2007 – Il presidente russo Vladimir Putin, nel
presenziare negli Urali una esercitazione militare congiunta con la
Cina, ha annunciato la ripresa dei voli a lungo raggio, su base
permanente, dei bombardieri strategici. I voli erano stati sospesi
unilateralmente nel 1992 e la ripresa dei pattugliamenti, secondo
Putin, è dettata dalle esigenze di sicurezza della Russia. Il
presidente ha precisato che quattro bombardieri, appoggiati da aerei
di scorta e di rifornimento, sono decollati alla mezzanotte di ieri
da vari aeroporti militari russi. Resteranno in aria per venti ore,
in contatto con la flotta. Viene così ripristinata una delle tipiche
attività strategiche dell'aeronautica russa del periodo della
“guerra fredda”. Da notare, intanto, che è la prima volta che
l’esercito cinese conduce manovre in territorio russo.
Nel primo commento americano all'annuncio di Putin, il portavoce del
dipartimento di stato Sean McCormack ha rilevato che la Russia
dispone di "velivoli antiquati" dando l'impressione che gli Stati
Uniti non siano molto preoccupati da questa mossa del Cremlino.
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