Castelgandolfo, 30 settembre 2007 - Nel corso dell'Angelus recitato
dal Palazzo apostolico il Papa ha auspicato che per il Myanmar venga
trovata una soluzione pacifica, per il bene del Paese. Benedetto XVI
ha detto di seguire con trepidazione quanto accade nel Myanmar ed ha
espresso la sua "spirituale vicinanza a quella cara popolazione nel
momento della dolorosa prova che sta attraversando". Prendendo
spunto dalla parabola del Vangelo dell'uomo ricco e del povero
Lazzaro, il Papa ha detto che bisogna costruire un mondo in cui ogni
uomo possa vivere una vita pienamente umana, dove il povero possa
assidersi alla stessa mensa del ricco. Benedetto XVI ripete oggi
questo appello lanciato 40 anni fa da Paolo VI nella "Popolorum
progressio", una enciclica, spiega, che "conserva oggi tutta la sua
urgenza". Papa Ratzinger ha poi raccomandato il dialogo tra le due
Coree, ha rivolto un pensiero ai Paesi dell'Africa, colpiti da
alluvione e a quelli vittime di emergenze
umanitarie.
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