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Papa, l’Europa non dimentichi le radici cristiane



Vienna, 7 settembre 2007 - Prima visita in Austria di Papa Benedetto XVI dall’inizio del suo pontificato, un viaggio apostolico di 3 giorni, un pellegrinaggio e non viaggio politico - come ha voluto precisare – per riflettere e meditare nel paese dove “si sente a casa” e che rappresenta il cuore culturale dell'Europa. Alla Hofburg, l’ex palazzo imperiale, dove ha ricevuto l’omaggio del presidente Heinz Fisher, del cancelliere Alfred Gusenbauer e del corpo diplomatico, il Papa ha affermato che "l'Europa non può e non deve rinnegare le sue radici cristiane” e che “deve assumere un ruolo guida per la pace e contro la povertà”.

Benedetto XVI ha poi chiesto agli austriaci di non togliere dalla loro legge sull'interruzione di gravidanza "la qualifica di ingiustizia" per l'aborto, in quanto l’aborto non è un diritto umano. Ha anche condannato l'eutanasia ed espresso il timore che un giorno possa essere esercitata una pressione non dichiarata o esplicita sui malati gravi o anziani perché chiedano la morte o se la diano da sé.

A Judenplatz, al Memoriale alle vittime dell'Olocausto, Benedetto XVI si è raccolto in preghiera per qualche attimo, sotto la pioggia. Il gesto del Papa è stato apprezzato dai rappresentanti della comunità ebraica, il capo Ariel Muzicant, e il rabbino capo Paul Chaim Eisenberg, il quale in segno di rispetto indossava una kippa bianca, onore riservato alle importanti feste ebraiche.

Domani giornata centrale della visita con il pellegrinaggio al santuario di Mariazell,dove sarà celebrata la messa. Domenica il Papa reciterà l'Angelus dal Duomo di Santo Stefano a Vienna, nel pomeriggio visiterà l'abbazia di Heiligenkreuz e incontrerà il mondo del volontariato. In serata è previsto il rientro a Roma.              

 

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