Bruxelles, 6 ottobre 2007 - Nel 2006 il Parlamento europeo ha
ricevuto 1.016 petizioni, una media di tre al giorno. Piu o meno la
stessa cifra è stata raggiunta anche nel 2005 quando sono state
1.032. Gli italiani sono tra i cittadini che più si lamentano della
mancata applicazione di norme europee, insieme a tedeschi,
britannici, spagnoli, greci, francesi e polacchi. La maggior parte
delle petizioni evidenziano difficoltà legate all'applicazione delle
regole comunitarie nel settore dell'ambiente, ma anche di quelle
relative alla sicurezza sociale, al riconoscimento dei diplomi e più
in generale al funzionamento del mercato interno.
Il bilancio è stato compiuto dalla commissione petizioni
dell'europarlamento che ha approvato la relazione del popolare
spagnolo Carlos Josè Iturgaiz Angulo. I deputati europei hanno
chiesto alla Commissione più rigore nel sanzionare i casi
d'infrazione alle norme comunitarie dei singoli Stati membri e il
rafforzamento del sistema di controllo soprattutto per gli aspetti
relativi alla politica ambientale. Circa un terzo delle petizioni
che arrivano al Parlamento europeo, fanno notare i deputati, vengono
tuttavia dichiarate non ricevibili. Da qui la necessità di dare ai
cittadini maggiori informazioni sulle competenze dell'Unione. Per
raggiungere questo obiettivo il Parlamento europeo punta anche a
migliorare le notizie sulle petizioni offerte dal suo sito internet.
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