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Onu, 90 milioni di persone in povertà per la crisi

 

Ginevra, 6 luglio 2009 – Nel presentare il rapporto annuale delle Nazioni Unite sul progresso, il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon ha detto che la recessione globale ha ridotto più di 90 milioni di persone in condizioni di povertà estrema, aggiungendo che una diminuzione degli aiuti dall'estero potrebbe causare ulteriori malattie e accrescere la fame nel mondo. Segnalando che i poveri hanno già sofferto più di tutti la crisi economica Ban ha invitato i paesi sviluppati a non ridurre il budget destinato agli aiuti umanitari.

Le persone che stanno soffrendo la fame e che stanno vivendo in condizioni di estrema povertà – ha precisato Ban - sono molte di più di quante sarebbero state se il progresso fosse continuato ininterrottamente. Anche diversi gruppi umanitari hanno pubblicato studi che dimostrano come l'economia in crisi abbia provocato un aumento considerevole della povertà. Secondo il rapporto dell'Unaids-World Bank una riduzione degli aiuti umanitari non potrà che provocare morti e malattie, sottolineando come molti pazienti facciano fatica ad ottenere i medicinali vitali proprio per via della crisi economica.

 

 

 

 

 

 

 

 

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