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Iniziativa della Focsiv e della Radio Vaticana

Natale insieme per “Comunicare la solidarietà”  

 

Roma, 15 dicembre 2008 - Si terrà nella Sala Marconi della Radio Vaticana in piazza Pia 3, mercoledì 17 dicembre alle ore 16, la Conferenza stampa “Comunicare la solidarietà” organizzata dalla Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario (Focsiv) nell’ambito de L’Eco dal mondo, la trasmissione realizzata da Volontari nel mondo - con il contributo del ministero affari esteri italiano, direzione generale Cooperazione e sviluppo - in collaborazione con One O Five Live  - il canale in italiano della  Radio Vaticana in qualità di sponsor tecnico, in onda lunedì alle 11.05 e in replica alle 16.30.

Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa Vaticana e direttore generale della Radio Vaticana e del Centro televisivo Vaticano introdurrà il tema dell’evento che, prendendo spunto dalla nuova trasmissione L’Eco dal mondo, si propone come momento di approfondimento sul tema dell'evento. Interverranno in qualità di esperti di comunicazione Giovanni Puglisi, rettore dell’Università Iulm, Libera Università di lingue e comunicazione di Milano, e Sean Patrick Lovett,  responsabile del canale One O Five Live della Radio Vaticana; in qualità di esperto sui temi della cooperazione e della solidarietà Sergio Marelli, direttore generale della Focsiv. Modera l’incontro Luca Collodi, caporedattore della Radio Vaticana.

L’evento vuole sottolineare in questo periodo dell’anno in cui da parte di tutti c’è maggiore predisposizione alla solidarietà, la necessità di riflettere sui grandi e gravi problemi del mondo. “Informazione e solidarietà – osserva Sergio Marelli - sono un binomio inscindibile e i media, come ha sottolineato Benedetto XVI nel suo messaggio per la 40ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali 2006, devono approfittare e servirsi delle grandi opportunità che derivano loro dalla promozione del dialogo, dallo scambio di cultura, dall’espressione di solidarietà e dai vincoli di pace. In tal modo essi diventano risorse incisive e apprezzate per costruire una civiltà dell’amore”.

 

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