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La Grecia reclama da Londra la restituzione dei marmi del Partenone

Aperto ad Atene il nuovo Museo dell'Acropoli

 

Il nuovo Museo dell’Acropoli

Uno scorcio espositivo del museo dell’Acropoli

Atene, 20 giugno 2009 - Dopo anni di rinvii e polemiche il nuovo Museo dell'Acropoli, un edificio completamente in vetro situato ai piedi del sito storico dove si erge il Partenone, è stato inaugurato con una cerimonia solenne alla presenza di esponenti politici e culturali di vari paesi europei. Nel corso della cerimonia d’apertura il ministro greco della cultura, Antonis Saramas, ha sottolineato che "il nuovo Museo dell'Acropoli è il simbolo della Grecia moderna che rende omaggio ai suoi antenati, è il dovere della nazione verso la sua tradizione culturale".

Progettato dall'architetto franco-svizzero Bernard Tschumi, questo edificio avveniristico, inserito in una zona vicinissima al Partenone, si sviluppa su tre livelli, alti 23 metri e di una superficie di 15 mila metri quadrati ciascuno, in cui sono esposte oltre 350 vestigia e sculture dell'Acropoli, che finora giacevano ammassate in uno spazio assai più piccolo. E’ costato 130 milioni di euro messi a disposizione dalla Grecia e dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Sono attesi 10 mila visitatori al giorno, al costo di ingresso di un euro a persona.

Una delle principali attrattive del museo è la metà dei fregi, scolpiti da Fidia, che ornavano la facciata del Partenone. L’altra metà dei fregi che si trova al British Museum di Londra è sostituita da calchi fedeli che hanno l’effetto provocatorio di mantenere ben visibile “la ferita” fin quando gli originali non saranno restituiti ad Atene. I marmi furono trafugati all’inizio dell’Ottocento - con il consenso delle autorità ottomane - da Lord Thomas Bruce, conte di Elgin che intendeva impiegarli per decorare il suo castello in Scozia, ma finì per venderli nel 1817 al British Museum.

Sin dal giorno dell'indipendenza greca, nel 1829, i marmi sono oggetto di una irrisolta contesa. Londra sostiene che il governo britannico non gestisce i musei nazionali che operano in modo libero da interferenze politiche e che, pertanto, spetta al British Museum decidere sul futuro delle sculture del Partenone. Ma la Grecia che ora dispone del nuovo Museo dell’Acropoli lancia un appello a tutti i governi del mondo perché aiutino Atene a riavere indietro i marmi.

 

 

 

 

 

 

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