Atene,
17 settembre 2007 - Il giorno dopo le elezioni politiche, il premier
greco uscente Costas Karamanlis si è recato dal presidente Karolos
Papulias che gli ha conferito il mandato di formare il nuovo
governo. Secondo la costituzione ellenica, il premier designato ha
tre giorni di tempo per scegliere i nuovi ministri ed ha già detto
che la lista sarà ristretta rispetto alla precedente e con nuovi
nomi. Non sarà facile, però. Nuova democrazia ha sì la maggioranza
assoluta in parlamento, ma solo per 2 seggi. Il calo rispetto al
2004 è di 13 seggi. Penalizzato anche l'altro principale partito
greco il Partito socialista panellenico, che resta la prima
formazione dell'opposizione, ma ottiene 102 seggi, perdendone 13 per
strada.
Il leader del Pasok, Iorghios Papandreu, riconosce una
responsabilità nella sconfitta, che il partito è in un momento
cruciale, ma esclude di dimettersi e ribadisce la propria volontà di
continuare l'azione politica, in difesa dei più deboli, dei
lavoratori, delle famiglie.
Secondo gli esperti il ridimensionamento dei due principali partiti
è una lezione che gli elettori hanno voluto impartire
all'establishment politico greco. Una sorta di messa in guardia.
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