Roma, 8 settembre 2007 – Rinnovata la composizione del Comitato per
la lotta contro le frodi comunitarie. Presieduto dal ministro per le
Politiche europee, Emma Bonino, il gruppo avrà funzioni consultive e
di indirizzo per il coordinamento delle azioni di contrasto alle
frodi e alle irregolarità nel settore fiscale, della politica
agricola comune e dei fondi strutturali. Emma Bonino ha spiegato che
in base ai dati del 2006 l’Italia risulta al primo posto per numero
di fondi illecitamente ottenuti dall’Ue, pari a 318 milioni di euro,
e al quinto per numero di casi denunciati (1.221). Era perciò
urgente prevenire altre irregolarità ai danni del bilancio dell’Ue.
Tuttavia avendo verificato che al numero di denunce non
corrispondevano altrettanti casi di frode, è stato deciso di legare
l’apertura di una denuncia all’accertamento da parte delle autorità
amministrative (statale, regionale, comunale e provinciale)
responsabili del fondo comunitario oggetto di indagine. In questo
modo - ha detto Emma Bonino - saremo in grado di comunicare alla
Commissione europea solo i casi di vera frode con conseguente
risparmio di tempo e risorse. Il mancato recupero dei finanziamenti
comunitari illegittimamente versati incide sulla contabilità del
paese più ancora che sul bilancio dell’Ue - ha chiarito Emma Bonino
- e per questo è necessario individuare gli strumenti per recuperare
nel modo più efficace i contributi comunitari illegittimamente
ottenuti e, soprattutto, migliorare l’immagine dell’Italia.
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