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Reykjavik, 16 luglio 2009 – Il Parlamento islandese ha autorizzato il governo ad avviare  i negoziati di adesione all’Unione Europea. A favore hanno votato 33 deputati; 28 contro. Il “si”, tanto caldeggiato dal premier Johanna Sigurdardottir, è passato solo per un voto. 

Ora che è arrivato il via libera, l’Islanda può inoltrare una richiesta ufficiale a Bruxelles. Quando i negoziati saranno conclusi verrà organizzato un referendum per consultare i cittadini. Il risultato di oggi arriva al termine di un lungo dibattito durato molte settimane e condizionato dal clima creato dalla gravissima crisi finanziaria in cui è precipitata l’Islanda negli ultimi mesi.

Ad opporsi soprattutto alcuni partiti minori che chiedevano di studiare meglio l’impatto che avrebbe potuto avere l’adesione in settori come l’agricoltura e la pesca. L’Islanda si è sempre dimostrata poco interessata all’Europa. La svolta è arrivata con la crisi economica e dopo il tracollo del sistema bancario del paese.

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