Honduras, prove di mediazione dopo il golpe |
San Josè, 10 luglio 2009 - Nessun faccia a faccia ma solo prove di dialogo nella mediazione per uscire dalla crisi dell’Honduras: in Costa Rica il presidente Oscar Arias, premio Nobel per la pace, ha tenuto colloqui separati con il presidente deposto Manuel Zelaya e con il golpista Roberto Micheletti. Sul tavolo della trattativa potrebbe esserci l’anticipo delle elezioni, in programma a novembre, e l’amnistia per Zelaya, accusato di 18 reati. “Pensiamo di essere ragionevoli – ha dichiarato Zelaya – chiedendo il ristabilimento dello stato di diritto, il ristabilimento della democrazia e, come richiede l’Onu e l’Oas, il ritorno del presidente eletto legittimamente, cioè io”. Nessuna apertura da Micheletti, al potere dopo il colpo di stato del 28 giugno, rientrato in Honduras dopo i colloqui in Costa Rica. “Non abbiamo voluto discutere – ha precisato - la possibilità che l’ex presidente Zelaya ritorni senza che appaia in tribunale. Come ho detto al presidente Arias, questo non è stato un colpo di stato. E’ stata una successione costituzionale”. In Honduras continuano le manifestazioni a sostegno di Zelaya mentre cresce l’isolamento internazionale: gli Stati Uniti hanno annunciato che potrebbero sospendere aiuti per 200 milioni di dollari.
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