Aperti i lavori a L’Aquila – Visita ai centri terremotati |
G8, misure anticrisi e accordo sul clima |
L’Aquila, 8 luglio 2009 - La crisi economica internazionale, la lotta ai cambiamenti climatici e la sicurezza alimentare. Questi i temi sui quali si sono concentrati i leader del G8 nella prima giornata di lavoro del vertice dell’Aquila. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in conferenza stampa ha tracciato un primo bilancio ringraziando gli Otto Grandi “per aver portato il loro contributo a quella che è diventata la capitale del dolore” e ha annunciato che entro l’anno verrà organizzato nel capoluogo abruzzese un altro G8, dedicato “ai sistemi più tecnologicamente avanzati per far fronte alle calamità naturali”. Nella prima giornata del vertice, cominciata con un omaggio alle vittime del terremoto, i leader del G8 hanno raggiunto una posizione comune sul tema dei cambiamenti climatici da proporre domani al tavolo allargato ai Paesi del G5. “Europa e Stati Uniti sono per la riduzione dell’emissione di anidride carbonica – ha detto Berlusconi – e si presenteranno uniti davanti alle economie emergenti per arrivare ad un impegno che tutti dovranno assumere”. La data di ingresso in vigore dell’accordo, ha precisato il presidente, è ancora in discussione. I leader hanno parlato anche della crisi economica, con l’obiettivo di “mandare un messaggio di fiducia”, ha spiegato Berlusconi, convinto che la “la parte più dura della crisi sia ormai alle nostre spalle. Ovunque – ha aggiunto – ci sono segnali di miglioramento”. Ed è quindi “importante mantenere il sostegno al sistema delle banche, alle imprese manifatturiere e alle persone che hanno perso il posto di lavoro". Il G8 ha compiuto passi avanti verso la definizione di un sistema condiviso di regole per l’economia globale. Cammino che verrà portato avanti dal G20 di Pittsburgh. Nelle due sessioni di lavoro di oggi gli Otto Grandi hanno affrontato anche temi quali sviluppo e sicurezza alimentare, passando in rassegna gli impegni assunti nei vertici precedenti. Il presidente Berlusconi ha dichiarato che entro l’anno l’Italia manterrà gli impegni nei confronti dei paesi africani, e si è detto convinto che si debbano cambiare i metodi di aiuto all’Africa, con l’introduzione di “finanziamenti che vadano alla realizzazione di opere precise”, e “meccanismi di rendicontazione” che permettano di monitorare quanto è stato fatto e resta da fare. Nella conferenza stampa, Berlusconi ha raccontato anche le visite di Angela Merkel, Barack Obama e Dmitry Medvedev ai luoghi simbolo del terremoto, e ha voluto ricordare i lavori della ricostruzione “del più grande cantiere del mondo, al quale lavorano 6500 operai”. Con l’obiettivo di dare entro novembre una nuova casa a 15mila persone. Nella dichiarazione sui temi di politica internazionale i leader del G8 per quanto riguarda l’Iran deplorano la violenza post-elettorale che ha portato alla perdita di tante vite e chiedono alle autorità di “risolvere la situazione attraverso un dialogo democratico sulla base dello stato di diritto”. Deplorazione per le dichiarazioni del presidente iraniano Ahmadinejad che negano l'Olocausto e preoccupazione “per i rischi di proliferazione posti dal programma nucleare dell'Iran”. Si condannano anche i test nucleari nordcoreani considerati una minaccia per la pace e la stabilità. Per Afghanistan e Pakistan i leader del G8 ribadiscono il loro impegno per la pacificazione, la ricostruzione e l'assistenza alla popolazione dei due paesi. In particolare intendono sostenere le elezioni presidenziali e provinciali del mese prossimo in Afghanistan con assistenza tecnica, logistica, finanziaria e per la sicurezza, affinché siano credibili, inclusive e sicure. E, inoltre, sconfiggere il terrorismo e la violenza estremista in Pakistan con l’impegno di lavorare insieme al governo, alle Nazioni Unite e alle organizzazioni umanitarie per assistere gli sfollati ma anche per incoraggiare lo sviluppo economico e sociale del paese.
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