Bruxelles 27 agosto 2007 - ''Gli incendi e le fiamme di questi
giorni sono il segnale di un'altra e nuova forma di terrore che
colpisce il nostro patrimonio ambientale e chiude il cerchio di una
singolare alleanza: tra le anime scure e rapaci della speculazione
edilizia e coloro che intendono invece ora piegare, mettere in
ginocchio una regione, un'economia, ferendo il paesaggio in modo
irreversibile''. E' quanto afferma il vice presidente della
Commissione Ue Franco Frattini, nel suo blog settimanale: ''Le
fiamme attaccano ormai i centri abitati e sono gli stessi uomini a
morire. E' una forma di terrorismo territoriale assolutamente nuova:
che va dunque combattuta e stroncata anche con nuove armi e
deterrenze giuridiche".
''Non ci troviamo infatti a dover fronteggiare una forma di
delinquenza circoscritta, occasionale, o il prodotto di chi non
abbia alcun sentimento o etica pubblica'', spiega il vice presidente
dell'esecutivo Ue, che è responsabile per la giustizia, libertà e
sicurezza. ''L'incendio non è più il risultato di una colpevole
distrazione. E non è più soltanto l'Italia ad essere preda di mafie
edilizie. La Francia, la Spagna ed ora la Grecia conoscono questa
nuova catastrofe, questo terrorismo territoriale che tiene tutta
l'Europa del sud sotto scacco. Bisogna agire e saper reagire -
conclude Frattini - anche qui siamo alla prova di un coordinamento
efficace, di nuovi strumenti capaci di sollecitare le iniziative
degli stati membri e di promuovere nuove forme di azione comune.
Siamo alla prova di una nuova coscienza".
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