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Accordo industriale Finmeccanica-Libia

 

Roma, 29 luglio 2009 - Maxi accordo di cooperazione strategica tra la Finmeccanica, holding italiana dell’aerospazio e la governativa Libyan Investment Authority (Lia). Dai trasporti alle comunicazioni, l'obiettivo strategico è fare della Libia e del Nord Africa una pulsante realtà industriale. Sottoscritto dal presidente di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini, e dal delegato del fondo libico Mustafà Zarti, l'accordo prevede la nascita di una joint venture company, con un capitale di 400 milioni di euro, controllata al 50% da Finmeccanica e al 50% dalla Lybia Africa Portfolio for Investments, fondo sovrano controllato dal Lybian Investment Authority, il cui presidente Saleh Bashir è anche braccio destro (Head of Cabinet) del leader libico Muammar Gheddafi.

I primi passi della joint venture sono rivolti su obiettivi industriali nel comparto civile e, nel dettaglio, nei settori dei trasporti, dell'energia, delle comunicazioni, dell'aerospazio e della elettronica. Nell'arco dell'ultimo anno, tra elicotteri, sistemi e segnalamento, Finmeccanica, nella sola Libia, ha sottoscritto ordini per circa 1 miliardo di euro. Finmeccanica, ad oggi, tra programmi acquisiti e gare in essere, nelle aree interessate dalla joint venture ha interessi per circa 10 miliardi di euro.

Per il presidente di Finmeccanica, Francesco Guarguaglini si tratta di una intesa strategica che si apre su un mercato dalle enormi potenzialità valutate sui 20 miliardi di euro. Guarguaglini tiene a precisare che è un accordo industriale che non prevede, in nessun modo, l'ingresso dei fondi libici nel capitale del gruppo. Entro i prossimi sei mesi potrebbe arrivare un terzo partner nella joint venture tra Finmeccanica e fondi sovrani libici. Un ingresso che andrebbe a consolidare i rapporti socio-industriali tra Africa, America e Medio Oriente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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