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Paesi dell’Est, scarso interesse al voto europeo

 

Bruxelles, 26 maggio 2009 – Secondo quanto emerge da un sondaggio effettuato di recente dall’Eurobarometro i paesi dell’Est ultimamente entrati a far parte dell’Unione non sembrano molto interessati alle elezioni europee di giugno. La Bulgaria che ha dato il via ieri alla campagna elettorale, è chiamata ad eleggere il 7 giugno 17 deputati all’europarlamento. Sono le seconde elezioni europee dopo l’ingresso del Paese nell’Unione. La partecipazione è stimata attorno al 30 per cento.

In media in Europa ci si attende una partecipazione del 34 per cento, ma per i paesi dell’est europeo il tasso varia tra il 46 per cento della Repubblica Ceca e il 13 per cento della Polonia.
La Repubblica Ceca
è riuscita a destare l’interesse dei cittadini verso l’europarlamento grazie al semestre della presidenza europea di Praga, un successo in questo senso. Partecipazione ridotta al lumicino invece in Polonia, nonostante l’85% dei polacchi si dicano soddisfatti di essere nell’unione.

Questa analisi spiega che non si tratta di disaffezione verso la democrazia, piuttosto c‘è una carenza di informazioni e di sensibilità verso l’Europarlamento. Se si prendono invece i dati sull’approvazione del lavoro svolto da questa istituzione, sono molto positivi, favorevoli all’80 per cento. Il non voto dipinge una dilagante apatia e mancanza di interesse, piuttosto che incarnare una forma di protesta verso tutto quanto si decide a Bruxelles.

 

 

 

 

 

 

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