Roma, 18 febbraio 2008 – “Oggi l' utilizzo massificato e sempre più
esclusivo della lingua inglese, alla cui conoscenza viene obbligato
un numero sempre maggiore di persone e popoli, non solo continua a
provocare la perdita di funzionalità e progressiva scomparsa di
lingue minoritarie ma rappresenta una forte minaccia per tutte le
lingue e per l'intero ecosistema linguistico-culturale del globo: si
stima fino al 90-95 per cento la scomparsa delle lingue del mondo
entro il secolo”. E’ quanto afferma in una nota l'Associazione
radicale Esperanto (Era) che in occasione della “Giornata
internazionale della lingua madre”, ha promosso per giovedì 21
febbraio, dalle ore 15 alle 17, a Roma la “prima manifestazione di
indipendenza dalla lingua inglese” davanti all'Ambasciata di Gran
Bretagna in via XX Settembre angolo via Palestro.
Nel panorama europeo - sottolinea la nota - l'utilizzo privilegiato
della lingua inglese è testimoniato dal fatto che solo il 6 per
cento dei giovani inglesi parla una seconda lingua comunitaria
contro una media di oltre il 50 per cento dei giovani degli altri
stati membri. E' pertanto evidente che le istituzioni europee, le
quali riconoscono il principio ineluttabile della diversità
linguistico-culturale, assecondando questa tendenza (basti pensare
che persino i documenti scaricabili dal sito Ue relativi alla
politica del multilinguismo sono disponibili nella sola lingua
inglese o che i bandi per funzionari europei così come per
tirocinanti sono pubblicati nelle sole lingue inglese, francese e in
alcuni casi anche in tedesco) siano i primi ad operare una politica
non multilingue, discriminatoria soprattutto nei confronti dei
cittadini europei non anglofoni.
L’Associazione Esperanto considera che la Gran Bretagna per
promuovere la lingua inglese, che non ne avrebbe bisogno, riserva
massicci investimenti (275 milioni di euro al British Council negli
anni 2005-2006) con l'obiettivo di monopolizzare definitivamente la
comunicazione linguistica europea e mondiale. A tale riguardo, nel
gennaio scorso, il Premier britannico Gordon Brown, definendolo un
"nuovo regalo al mondo", ha annunciato nuove risorse al British
Council per formare centinaia di migliaia di insegnanti di inglese,
di cui 750 mila solo in India. L’Associazione Esperanto ricorda che
l'ex colonia britannica conquistò l'indipendenza nel 1947 sotto la
guida non-violenta di Gandhi, il quale denunciò nel 1908 che “dare a
milioni di persone la conoscenza dell'inglese equivale a
schiavizzarle”.
Altre informazioni sul sito:
www.democrazialinguistica.it
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