Istanbul, 27 ottobre 2007 - Il premier turco Recep Tayyp Erdogan
accusa i paesi dell'Unione europea di non fare abbastanza contro il
Pkk, e di non ostacolare a sufficienza le sue attività in Europa.
Per il capo del governo di Ankara, che è intervenuto a una
conferenza economica a Istanbul, "questa situazione dimostra il
livello di sincerità dei nostri amici occidentali".
Già altre volte Erdogan aveva criticato gli appelli europei alla
Turchia a non mettere in atto la minaccia di invasione del Kurdistan
iracheno. Una minaccia che invece si fa di ora in ora più concreta,
dopo il fallimento dei negoziati turco-iracheni di Ankara. Anche
oggi si sono svolte manifestazioni nazionaliste in sostegno alla
decisione del governo di entrare nell'Iraq del nord. A Sirnak,
qualche migliaio di persone è scesa in strada scandendo slogan
contro il Pkk.
Sul terreno intanto, gli stati maggiori continuano ad ammassare
truppe nella zona lungo il confine. Ieri sono arrivati i reparti
d'elite, circa 3000 berretti amaranto. Secondo notizie di stampa
sono già schierati circa centomila uomini, mentre i ribelli del Pkk
che si nascondono nelle montagne irachene sono non più di 3500.
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